martedì 11 febbraio 2014

Accessori p/e 2014 + piccola parentesi " Pierrot "

Che meraviglia si può indossare di tutto!!!!! E si può uscire dagli standard anche per quanto riguarda scarpe, borsine,borsette e suppellettili varie! Sfoglia , sfoglia e trovi lo spunto,mai  la novità, non qualcosa che non sapevi esistesse, nulla di nulla se non ci metti del tuo... anzi io credo lo standard sia quello che vogliono farci vedere...e si deve andare oltre a quello.

Presento allora lo standard (!) :

Inizio dalle scarpe ( e giuro su Dio con quello che si vede in giro io vado a cercare gli stivaletti in pelle di mio nonno quelli no non li ha nessuno...) una novità sono i tacchi grossi, diversi da quelli dello stesso tipo visti fino ad ora, quelli di questa nuova stagione sono importanti e stabili, alti e meno alti, a forma conica, impreziositi da intarsi e a scultura.
Ricordano i tacchi anni '60, possono piacere o meno, cosa certa è che permettono passeggiate sicure, slanciano e sono fashion.





     


Décolletée: Un classico riproposto in diverse altezze e fantasie: fiori, stampa serpente, tinta unita, accompagnate da nastri alla caviglia, impreziosite da pietre. 
Un classico simbolo di eleganza.







Una decina di anni fa portavo scarpette simpaticissime, sarebbero attualissime se non fosse per la punta esageratamente lunga.. le conservo,ma purtroppo non se ne fa più nulla. Le più sparate sono arancioni fluo,altre interessanti in una fantasia astratta nei toni dell'oro e del marron, poi bianche con fibbia, viola metal con fibbia/strass...queste quelle che mi vengono in mente..peccato per la punta...ne avrei di davvero belle.


Stivali: Tacco alto o basso, con fibbie,borchie, frange. Pratici con i jeans e d'impatto con un abitino in seta. 
Sandali: Tanta pubblicità per i sandali da fraticello, senza tacco , nei colori di oro e argento, impreziositi da pietre-gioiello, in vernice bianca con fibbie, decorati con borchie.






Per quanto riguarda le borse si vede come sempre il bianco, continuano le frange lunghe o corte, per giorno e sera, tantissime proposte con la stampa snake; le bustine poi pur essendo dedicate alle serate si vedono adesso anche di giorno. 

















Gioielli: Grande varietà, ciò che conta è che si vedano. Macro.







Occhiali: Amo la forma ad ali di farfalla, continua a resistere anche per questa stagione, sono tornate le mascherine, all'opposto montature micro e macro, lenti a specchio...un po' di tutto insomma. Io sono rimasta a un paio di occhiali ad ali di farfalla dsquared2...della scorsa stagione, semplici, di colore nero, credo non passeranno mai di moda,un classico.
Inossidabili i ray ban aviator e wayfarer e molto personali quelli vintage anni '60/'70 macro..solo attenzione ai filtri, non tutti quelli che si trovano in giro hanno lenti sicure.
Altra delizia gli occhiali con le lenti rotonde, montatura bianco-panna, Tom Ford.















Una piccola parentesi sulla mascherina della mia tata:






Pierrot è un francesismo che deriva da Pedrolino, uno dei primi Zanni ( antico personaggio della commedia e dell'arte ) ,  personaggio italiano della commedia dell'arte.
Tale personaggio fu portato in Francia col nome di Pierrot, ancora impersonato da un italiano.
Nella versione francese Pierrot perde le caratteristiche di astuzia e doppiezza dello Zanni, non è più servo sciocco e diventa simbolo dell'innamorato malinconico e dolce, il mimo triste innamorato della Luna.
Prima di diventare simbolo del triste innamorato, Pierrot era un servo, il più intelligente dei servi, veloce nel parlare, critico verso i padroni, finge spesso di non capire gli ordini impartiti dai padroni, non perché stupido, ma perché li ritiene sbagliati.
In situazioni difficili dice di lasciar fare a lui, non perché presuntuoso, ma perché capace e pieno di buon senso.
Egli è il solo personaggio che a un piatto di minestra preferisce una serenata romantica. Forse anche per questo è pallido e spesso gli scende una lacrima sul viso.
Nonostante oggi quando si pensa a Pierrot si pensa soltanto al suo amore triste, già prima della sua trasformazione ( cioè già prima dell'arrivo in Francia ) questo personaggio aveva in sé la dolcezza, l'uso della ragione e del sentimento, non era uno Zanni come gli altri, guidato solo dall'istinto.
Già in sé conteneva , a livello embrionale, le caratteristiche che poi sapientemente sono state sviluppate a partire dal suo arrivo in Francia.
Il mimo Debureau ( 1796 - 1846 ) rappresentò il Pierrot dell'800 e ne definì i caratteri: ampio abito bianco con bottoni neri e un piccolo cappello nero e il viso dipinto di bianco.

Il costumino di mia figlia è quello che indossai io più o meno alla sua età.
Sono stata felice di vederlo indossato dalla mia bambina, quasi 30 anni dopo di me, mi sono emozionata molto, perché mi sono rivista nei suoi occhi, felici. 














             





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