martedì 25 novembre 2014

outfit 25 novembre 2014



Body yamamay maniche a tre quarti , inserto in organza
Gonna a tubo Piazza Italia, inverno '14, davanti ecopelle, dietro maglia per la vestibilità, sempre sul retro per tutta la lunghezza c'è una cerniera centrale di bell'impatto.
Calze a rete media
Sneakers Isabel Marant bekett

Mi piaceva l'idea della retina insieme alle Isabel, unica cosa cui fare attenzione è il tipo di gonna, niente balze o gonne svasate, solo vestitini anche corti o gonne a tubino.

lunedì 24 novembre 2014

STROILI Bling Bling Denim!










VOGUE Ottobre/Novembre 2014

Erika Cavallini Semi Couture


Capi evanescenti portabili in questa stagione perché accompagnati da morbidi cappotti.
Maxi fiori creati con decine di strati di stoffe leggere, arricchiscono e rendono più romantico l'outfit.
Da notale l'ambientazione retrò : non fa spiccare gli abiti, ma enfatizza armoniosamente la loro essenza vintage, cioè romanticismo, mistero, ricordo.
Tutte le campagne di questa stilista vantano tale caratteristica, Erika Cavallini Semi Couture si riconosce al primo sguardo, senza bisogno di leggerne il nome.

Semi-couture.it


Mocassini, beatles e cartelle rigide, classici rivisitati e interpretati nei Brit-colours: verde , blu e rosso.



Pitone ovunque: booties, pumps, clutches, occhiali.





Gothic allure per gli accessori, tempestati di qualsiasi cosa purché capace di ricreare l'idea della trama delle armature: incroci metallici, mosaici di pietre, borchie.






Cappe di lana, maxi maglioni a collo alto, scaldamuscoli, guanti lunghi e parigine rigorosamente caldi e avvolgenti.
Lana mélange, lana crochet, cashmere, lana a coste.





Il nostro stile nasce dall'incontro tra moda e nostra identità, si tratta di qualcosa di intimo che appartiene a ognuno di noi.
"Lo stile individuale è personale quanto il dna", credo meglio di così non possa essere spiegato.
Lo stesso abito una volta indossato rinasce e diventa un nuovo abito, diverso da prima,unico.
E' l'essenza di chi lo indossa a renderlo tale.


Oversize



Misure xl per cappotti e per maglioni.
Si rivedono spalline e misure esagerate, da portare con naturalezza. La praticità diventa moda, la figura è resa più imponente, la donna appare più sicura di sé, più forte.
Impatto decisivo è dato dalle spalline che creano un effetto grandioso: pochi centimetri di imbottitura danno una vestibilità totalmente differente, riportano una grazia antica al portamento.


Grande ritorno del basco alla francese. In origine era indossato dai contadini dei Paesi Baschi, da qui il suo nome. Si associa questo copricapo all'abbigliamento militare soprattutto è diventato simbolo dello stile parisienne: negli anni '30 la musa di Le Rouge Baiser, marchio del primo rossetto stick e indelebile, indossava un basco nero; era amato da Coco Chanel, reso sensuale da Lauren Bacall nel '45; indossato da vari personaggi dello spettacolo tra cui Demi Moore e Madonna, per rientrare nuovamente in grande stile quest'anno ( vd Rodarte, Borsalino, Ralph Lauren).

Grande ritorno dello stile studentessa anni '50: capelli lisci e riga di lato; mocassini col calzettoni; gonna a pieghe.
Questo il ritratto della ragazza di oggi, solo in apparenza collegiale, in realtà donna sicura, intraprendente, super impegnata.
Si tratta di un ritorno al passato temperato, infatti sono ammessi colori più decisi e vivaci, casual sì, ma non divisa seriosa. Lo stile moda universitaria piace, ma va interpretato in chiave moderna, la risposta vincente è data dal giusto mix tra classicità e anticonformismo.


Pelle nera





Giubbotti in pelle nera con dettagli matelassé, leggings in pelle o ecopelle con inserti d'organza.
Calzetti con risvolti in ecopelle lasercut, tubini classici nel taglio,ma resi grintosi da particolari in pelle, abitini interamente confezionati in pelle soft da portare con stivali alti anni '70.
Maxi borse rigorosamente in morbida nappa.






Scarpe a punta






La punta sottile dà slancio a tutti i tipi di scarpa: stringata maschile, ballerina o mocassino; le migliori sono le ultra flat.


Black dress


Tubino nero con corpetto in pelle

Tubino nero con balza

Eterno, sempre attuale, versatile, semplice e sofisticato nel contempo. Il tubino nero.



ACCESSORI



Stivale stringato in tweed con inserti di pvc cangiante, Chanel

Handbag da città, in ayers e pelliccia di capra con manici intrecciati, Cavalli
Leggere come décolletée, solide come sneakers. Intesa perfetta tra bon ton del vitello lucido e  praticità della gomma,Dior.

Charm Big Boy Karlito in pelliccia di volpe, visone e kidassia colorata, Fendi. Questo è il più famoso, ma  si trovano esemplari simili altrettanto graziosi da appendere alla borsa! 

Punta e tallone scoperti con questo sandalo invernale, Tod's.

Lavorazione tuffetage per la Vanity Bowling di Louis Vuitton.


Trompe l'oeil



Stivale o mocassino?
Pezzo già famosissimo, in pitone colorato, Gucci. Altezza al ginocchio, fascianti sul polpaccio, accompagnati dall'immancabile morsetto.
Opera d'arte costruita pezzo per pezzo dagli abili artigiani dei laboratori Gucci.



Per la realizzazione ci si avvale tuttora degli antichi attrezzi: martello , punteruolo, ferrino e tampone; ci si serve delle macchine soltanto quando serve, protagonista l'abilità manuale.
Il materiale scelto è il pitone per la sua texture lucida , per la sua morbidezza e per l'effetto della colorazione: tra i vari pezzi di pelle nascono differenze di nuance e di intensità di livrea che rendono unica ogni calzatura e quindi ne aumentano  il valore.
Calzatura creata in due misure: tacco 5,5 cm e tacco 11 cm, in entrambe le versioni l'estetica è simile.
La morbidezza della pelle è data dall'applicazione manuale di vari strati di cere e creme.

Tracolla in pelle con frange e catene, Lanvin.

Minaudiére decorata di perline con chiusura a borsellino, Anna Cecere.



UN OMAGGIO ALLA BELLEZZA E ALL'ECCELLENZA VUITTON

Novità in casa Vuitton: viene ripresa la trama a losanghe tipica dei bauli storici, il malletage, dalla direzione artistica di Nicolas Ghesquiére. Qui si ha un forte punto di contatto tra passato e futuro.



Ecco qui l'Alma, una delle borse che è stata personalizzata col malletage.
Il malletage consisteva nell'applicare nastri di tessuto all'interno del coperchio del baule, tramite una tecnica che creava il motivo a losanghe.
Ciò veniva fatto 160 anni fa e oggi il direttore artistico della Maison ha pensato di riutilizzare questo motivo per personalizzare borse come l'Alma della foto sopra o come la Doc bag.
Eccezionale trovata, per capirne i motivi è interessante fare un balzo indietro , documentarsi e vedere cosa accadeva ad Asnières dopo il 1854, anno in cui il giovane  Louis Vuitton inaugurò il suo atelier di bauli. La storia è affascinante e si conserva immutato un alone di quello stesso fascino che portò Vuitton alla gloria, un segno del tempo, che permea ogni fase della creazione di questi accessori: dall'ideazione, dal bozzetto, alla realizzazione vera e propria.


Anche per realizzare la Petite Malle Ghesquiére trae ispirazione dal passato riprendendo angoli e finiture in metallo dorato dei bauli.



Una fase di lavorazione delle pelli pregiate
La cura di ogni dettaglio è fondamentale. Le pelli arrivano dal Nord Europa, vengono controllate minuziosamente per escludere qualsiasi difetto, vengono esaminati lo spessore e il colore.
C'è una grande attenzione a temperatura e umidità dei locali che ospitano le pelli, servono 23° col 65% di umidità, per impedire che i pellami si secchino.
Cura ancor più attenta per le pelli esotiche come coccodrillo e alligatore, queste vengono sbiancate e poi colorate fino a formare una speciale patina superficiale. Si lavorano esclusivamente le zone della pancia, perché più morbide e quindi lavorabili con più facilità.

Ogni passaggio prevede controlli molto seri, non sono ammessi errori e per le finiture più delicate  pittura e cucitura sono rigorosamente realizzate a mano.

Per chi ha la possibilità di un viaggio in Francia sarebbe uno spunto interessante recarsi alla Villa di Asnières, aperta al pubblico in occasioni speciali, che fino al 1984 era la villa di famiglia, dopo quella data è divenuta sede del museo del viaggio, che ospita più di 200 bauli raccolti da Gaston-Louis Vuitton nei suoi viaggi. Non solo museo ma angolo di Art Nouveau appena fuori Parigi.

Versione storica della Speedy, modello simbolo della Maison francese

 Con questo ho terminato una breve rassegna di ciò che mi ha colpito in questo periodo.
Non tutti possono avere tutto, anzi forse avere tutto ciò che si vede ridurrebbe una passione a qualcosa di diverso e poco sano.
Cerchiamo di trarre spunto dagli oggetti irresistibili che vengono proposti ovunque nonostante ci si possa togliere lo sfizio meno di quanto si vorrebbe...ciò che conta è saper apprezzare un oggetto di valore e sapere perché ha quel valore, non averne una collezione intera ignorando la passione che li ha fatti nascere. Trarre spunto significa imparare a riconoscere il bello, l'elegante, il raffinato.
Basta un simbolo, togliersi un piccolo sfizio, ma poi puntare ad altro, la realtà è fatta di altre cose, meno visibili, ma essenziali per stare bene.



domenica 23 novembre 2014

Sabato 22 novembre 2014



Cappotto in lana fatto a mano,  stola in volpe, calze Sisi Golden Point 2014, Ugg Australia 2014, Ray-Ban Wayfarer colore nero

Outfit : tubino Benetton



Tubino grigio Benetton, Cintura velluto Intimissimi, Coprispalle Guess Jr, Leggings pelle Calzedonia, sneakers Isabel Marant.



Pettinatura con donut
Pelliccia ecologica Denny Rose

lunedì 17 novembre 2014

La petite robe noire




Vestito nero semplice, arricchito da balza in vita, Piazza Italia, scorsa stagione
Coprispalle Guess Junior, scorsa stagione
Calze coprenti Calzedonia
Stivaletti Patrizia Pepe , stagione attuale, inverno '14
Mezzi guanti in pelle con borchie, K.Lagerfeld, stagione attuale, inverno '14



Vestito molto semplice, senza coprispalle si vede la linea essenziale.
Adorabile e incredibile la raffinatezza e versatilità del tubino nero.



Ho scelto di raccogliere i capelli, per realizzare l'acconciatura ho utilizzato la nuova genialata che si trova in giro ultimamente: il donut! Una ciambellona  insomma...che si infila sull'elastico che ferma la coda e poi aiuta a dar forma alla pettinatura...può piacere o non piacere...rende lo chignon molto ordinato, forse troppo perfetto. Anche qui, ho creato un po' di movimento davanti con una specie di ciuffo e tagliato la simmetria sistemando un fiore su un lato.
Per sdrammatizzare pettinatura e nero totale ho indossato i mezzi guanti che danno un po' di aggressività togliendo l'aria austera...e gli stivaletti con strass pratici e molto glam.